Fashion week, la salvaguardia dell’ambiente primeggia con stile

Fashion week, la salvaguardia dell’ambiente primeggia con stile

 

 

Anche la Moda protegge l’Ambiente.

La Settimana della Moda milanese, chiusasi lo scorso 23 settembre, si è imposta con un messaggio forte e chiaro: la salvaguardia dell’ambiente. Subito dopo, quella parigina, inaugurata dalla sfilata di Dior con Maria Grazia Chiuri alla direzione creativa, ha lasciato emergere lo stesso tema. Ecco quando si dice che la moda non è soltanto moda, ma un messaggio da lanciare tramite linee, forme, colori e materiali. In un periodo storico entro il quale uno degli argomenti più discussi è proprio l’ambiente, anche il mondo della moda si è unito e ha fatto lega in questo messaggio di ripresa, benessere e speranza per il pianeta che ci ospita.

 

Durante queste ultime edizioni sono state tante le case di moda che hanno sostenuto e mostrato il loro impegno ecologico, coscienti del fatto che l’industria della moda è una delle più inquinanti del pianeta. Soprattutto nell’era dei mass market e della produzione continua. Si produce per poi, immediatamente, buttare e riprodurre. E così via, in un ciclo rapido e continuo.

 

Questo è stato esattamente quello che ha voluto sottolineare Miuccia Prada portando in passerella capi classici, intercambiabili e abbinabili nel tempo. Linee pulite e minimaliste, colori semplici e anch’essi senza tempo, per frenare quest’eccessivo consumismo del mercato della moda. Un fenomeno che negli ultimi tempi è cresciuto a dismisura, probabilmente senza nemmeno porsi troppe domande.

 

Ancora, è stata la volta durante la quale molti giovani designer (e persino modelle, giornalisti ed esperti del settore) hanno lanciato il loro allarme contro le drammatiche conseguenze generate dai cambiamenti climatici.

 

Marni, per esempio, ha voluto riprodurre in passerella il triste scenario della foresta pluviale amazzonica in fiamme. L’ha fatto nello stile che gli è più vicino, quello della moda appunto, allestendo uno scenario fatto di palme in plastica riciclata e facendo sfilare capi ottenuti da tessuti riciclati e poi dipinti a mano.

 

Non da meno la passerella firmata Versace calcata da una smagliante JLO nel suo leggendario abito “Jungle”. E così via, continuando per designer e passerelle, fino ad arrivare al romano Tiziano Guardini, tra i più noti degli ultimi tempi per il suo forte grido a favore della moda ecosostenibile. Da sempre lui realizza collezioni totalmente a favore dell’ambiente.

 

Sono state queste settimane impegnate, tanto a livello modaiolo quanto sociale e ambientale. Il rispetto della natura e dei suoi abitanti si è mostrato un tema caldo e non per questo meno stiloso delle precedenti edizioni. Se è vero che la moda è una delle tante forme di espressione di quello che accade intorno, allora questa volta ha riassunto al meglio il presente circostante.

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