Nel panorama della moda trionfa quella naturale e sostenibile
La moda si fa sempre più attenta al pianeta, lei che pare essere tra le maggiori industrie inquinanti al mondo.
All’ultima edizione del Pitti Uomo di Firenze oltre 1200 i brand che hanno presentato le loro collezioni moda uomo per la prossima primavera - estate. Tra questi in tanti ad aver optato per capi naturali e sostenibili.
Tredici le sezioni di quest’edizione, differenziate tra abbigliamento, accessori, artigianato, industria e prodotti di bellezza. Un panorama vasto e variegato all’interno del quale l’unica, vera, grande protagonista resta la moda. Moda che durante quest’edizione numero 96 si fa sempre più naturale e sostenibile. Un tema oggigiorno sempre più delicato e posto sotto riflettori.
In particolare è stato Schmid ad inserire, all’interno della sua collezione primavera - estate 2020, ben 15 tessuti naturali. Le materie prime prese in esame sono sugheri, canvas, rafie e denim.
Non solo Schmid. Marinella ha infatti presentato la sua collezione di cravatte ricavate dalla fibra degli agrumi, le sneakers altamente sostenibili di Yatay, i piumini totalmente sostenibili di Save the Duck e così via, attraversando un mondo che si vuole bene, guarda avanti e si rinnova.
Quest’anno al Pitti Uomo, senza dubbio, ha trionfato la moda green, in un mondo che sempre più guarda attentamente alla salvaguardia del pianeta ma che, davanti a sé, ha ancora un lungo cammino da percorrere.
Come il Pitti Uomo, tutti i più grandi eventi legati alla moda oggi cercano di mettere in risalto l’aspetto green e sostenibile, ponendo attenzione non solo sul pianeta ma anche sull’uomo che lo indossa.