La squadra campione d’Italia scende in campo contro l'inquinamento marino, scegliendo di realizzare la sua terza maglia con plastica raccolta dagli oceani e riciclata
Lo sapevi che nel 2050 il peso delle plastiche presenti nei mari potrebbe essere superiore a quello dei pesci? È proprio per questo motivo che, oltre alle normative europee messe in atto per stroncare il problema sul nascere e vietare la produzione della plastica monouso, stanno sempre più prendendo piede organizzazioni e collaborazioni che si occupano di smaltire quella già presente nei mari e negli oceani. È a tal fine che è nata la collaborazione tra il colosso sportivo Adidas e la ONG Parley for the Oceans, che dopo aver creato i primi prodotti "green" ha portato questa sua idea anche nello sport professionistico.
Tale iniziativa, in Italia, è stata sposata dalla società calcistica della Juventus che per la terza divisa nella stagione 2018/19 ha adottato dei completi realizzati con le plastiche raccolte negli oceani. Il progetto, innovativo e assolutamente all’avanguardia, è stato portato avanti anche per la stagione prossima 2019/20. Con lo stesso procedimento saranno realizzate anche le maglie pre-gara.
Un grande paso avanti e uno straordinario punto di forza, oltre che motivo di vanto, per la nazione tutta. A chi dice che l’Italia per lo smaltimento di rifiuti e un’ottica maggiormente “green” è ancora tanto indietro, forse dovrebbe fare un passo indietro e credere in questa immensa e ancora straordinaria terra.
Come affermato dalla società Torinese "Insieme possiamo guidare il cambiamento" ed è proprio con queste nuove maglie che il club bianconero è pronto a scendere in campo per vincere la partita più importante: quella della salvaguardia del pianeta. Noi con loro, perché è solo insieme che possiamo davvero guidare il cambiamento. Un passo alla volta. Anche piccolo.